Xylella fastidiosa: attività di monitoraggio nelle Marche
L’Univpm dedica un appuntamento all’interno di YFF2015 al tema scottante della diffusione di Xylella fastidiosa su olivo presso l'Aula Azzurra del Dipartimento di Scienze.
La Xylella fastidiosa è un batterio xilematico scoperto alla fine dell’800 negli Stati Uniti, dove causa danni rilevanti su numerose specie, fra cui vite, agrumi e drupacee.
Il batterio è stato segnalato per la prima volta in Europa in Provincia di Lecce nell’autunno 2013, su piante di olivo affette dalla sindrome del Complesso del Disseccamento Rapido (CoDiRO). X.fastidiosa è risultato esserne l’agente causale, ed il ceppo batterico rinvenuto (subsp.pauca) non è patogeno per vite e agrumi. È stato appurato, inoltre, che in quest’area X.fastidiosa è trasmessa da un insetto vettore, la sputacchina Philaenusspumarium, che compie il suo ciclo su piante erbacee, arbustive ed arboree. Obiettivo dell’incontro è quello di fornire informazioni tecnico-scientifiche su X.fastidiosa, sulvettore P.spumarium e sulle azioni in essere per contrastare la diffusione del batterio.
Ore 14.00 - REGISTRAZIONEDEIPARTECIPANTI
Ore 14.30 - SALUTODELLEAUTORITÀ
Nunzio Isidoro UNIVPM Presentazione della Laurea magistralein Scienze Agrarie e del Territorio, curricula“Produzione e protezione delle colture” e “Agricoltura sociale”
APERTURADEILAVORI - MODERATORE Sandro Nardi ASSAM, Servizio Fitosanitario, Regione Marche
Enrico Maria Lodolini, Davide NeriUNIVPM L’olivicoltura marchigiana
Gianfranco Romanazzi, Sergio Murolo UNIVPM Qualche notizia su Xylellafastidiosa
Paola Riolo, RoxanaL. Minuz, Emanuele Ranieri, Nunzio Isidoro UNIVPM Vettori e potenziali vettori di Xylellafastidiosa
Marina Barba CRA-PAV Roma, Presidente Comitato tecnico –scientifico internazionale per Xylellafastidiosa Azioni in essere per contrastare l'avanzamento di Xylellafastidiosa
Sandro Nardi, Sergio Murolo, Giuliano Stimilli, Gianfranco Romanazzi, Laura Pizzichini Attività di monitoraggio per Xylellafastidiosanelle Marche
Associazioni di categoria e organizzazioni dei produttori
CONCLUSIONI Angelo Zannotti Regione Marche